PODCAST PUNTATA 17- 9 maggio ‘14
in studio Andrea Caponeri
Chi conduce questa trasmissione ha da sempre avuto una passione smodata per gli Stormy Six, una delle esperienze (politiche, umane, musicali) più intense e coraggiose che questo paese abbia mai avuto. Dopo un iniziale apprendistato beat, e dopo aver marchiato a fuoco gli anni ’70 con album che sono pietre miliari almeno di 5-6 generi di musica diversi (dal folk politico alla canzone d’autore, dal progressive alla musica colta contemporanea, fino alla new wave), questi Kubrick della musica, a 32 anni di distanza dal loro ultimo disco di inediti, fanno uscire apparentemente dal nulla un lavoro nuovo di zecca, legato a uno spettacolo teatrale di Moni Ovadia, vecchio compagno di avventure ai tempi dell’etichetta indipendente “L’Orchestra”, da loro fondata.
Gli Stormy Six e Moni Ovadia sul palco per “Benvenuti nel ghetto”
Ma la sorpresa non è solo temporale: “Benvenuti nel ghetto” è un gran disco, che ci fa ritrovare i migliori Stormy Six, per forza dei testi, scrittura musicale, arrangiamenti e esecuzione. Nonostante un po’ in ritardo, non potevamo quindi certo non inserire questo lavoro (CD e DVD) nell’eletta schiera dei nostri dischi della settimana, debitamente (as)saggiato in tre pezzi.
Su un altro grande disco del passato si è poi imperniata questa succosa puntata, quel “Tango” dei Matia Bazar che nel 1983 coniugava ricerca estetico/musicale/sonora con la fruibità pop, marchio di fabbrica dell’ensemble genovese. Riascoltarlo con attenzione dopo 30 anni è una doverosa (e clamorosa) riscoperta.
I Matia Bazar in un’apparizione televisiva all’epoca di “Tango”
Ma non finisce qua: c’è stato ancora posto per l’editoriale dei Gufi, per il pezzo che Paolo Conte ha regalato a Biagio Antonacci, per un Giulio Casale che da par suo rilegge Battiato e per la riesumazione di un sottovalutato carneade come Roberto Righini.
Enjoy!
SCARICA:
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CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)
FA CALDO- I Gufi (Editoriale)
BENVENUTI NEL GHETTO- Stormy Six (Rubrica “Gradische le dische?”)
MORDECHAI ANIELEWICZ – Stormy Six (Rubrica “Gradische le dische?”)
IL SOLE SOTTOTERRA – Stormy Six (Rubrica “Gradische le dische?”)
LE VETERANE- Biagio Antonacci
MUESS ES SEIN ES MUSS EIN- Anna Maria Castelli (Rubrica “Cover the rainbow”, da Leo Ferrè)
PALESTINA- Matia Bazar (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)
VACANZE ROMANE- Matia Bazar (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)
IL VIDEO SONO IO- Matia Bazar (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)
MAGIC SHOP- Giulio Casale (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, cover di F.Battiato)
L’INVENTORE- Roberto Righini (Rubrica “Era un uomo così, ma con delle possibilità”)