PUNTATA 20- 12 aprile ‘18
in studio Andrea Kappa Caponeri
Una delle cose più sconcertanti della musica italiana (seconda forse solo alla svolta rock di Masini al tempo di “Scimmie”), fu l’era Battisti-Panella, quando l’autore de “La canzone del sole”, già assurto al rango di genio e icona eremitica della canzone pop italiana, decise di smontare se stesso, cancellare Mogol e affidarsi al poeta off Pasquale Panella, inventando una canzone-elefante (Moebius docet) inusitata nella storia della musica italiana.
Quel Battisti finale fu tanto bistrattato dalla critica quanto rivalutato a posteriori da molti esponenti della frangia più sperimentale e coraggiosa della musica italiana: prova ne è il tributo “La bellezza riunita”,il nostro disco della settimana, coraggioso omaggio ai “dischi bianchi” di Battisti-Panella, che vede all’opera numerosi esponenti della scena indie, post rock, elettronica e minimale.
Abbiamo poi ascoltato la giovane e versatile Margherita Vicario, un Bobo Rondelli alle prese con Brian Eno (se riuscite a immaginarvi due autori più diversi siete dei grandi), un magnifico e arioso Roberto Angelini, una Mina strepitosa, un Andrea Lazlo de Simone molto Sixties e un Christadoro che si prostra al miglior Battiato.
Niente non è.
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SCALETTA:
CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)
LE COSE CHE PENSANO- Rachele Bastreghi
FATTI UN PIANTO- Alexander Robotnik & Bottin
OCCHIO AI VETRI- Margherita Vicario
SU QUESTO FIUME- Bobo Rondelli (Rubrica “Cover the rainbow”, da Brian Eno)
RESPIRA- Roberto Angelini
DEVI DIRMI DI SI’- Mina
PERDUTAMENTE- Andrea Lazlo De Simone
L’OMBRA DELLA LUCE- Christadoro