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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, Stag.11, p.27 con Andrea Gioia (live showcase)

PUNTATA 27- 12 giugno ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri

Ospite Grato Andrea Gioia (live showcase)

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Andrea Gioia live nei nostri studi, sotto lo sguardo protettivo di Ivan Graziani

Andrea Gioia è un nome noto a chi bazzica Orvieto: trasferitosi da queste parti circa 8 anni or sono, proveniente da Roma, è diventato uno degli artisti più apprezzati, sia per la qualità delle sue composizioni sia per la splendida voce che lo caratterizza. E’ diventato anche un amico di questa Radio (lo ospitammo già nel 2010), tant’è vero che è spesso ospite nelle nostre iniziative dal vivo.

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Ebbene, il nostro Andrea sta bruciando le tappe: dopo un tour con Ron, di cui ha aperto diversi concerti, è in rampa di lancio un disco che promette bene, a giudicare dal singolo (con relativo video) che già vi abbiamo proposto qualche settimana fa. A fine estate uscirà qualcos’altro, e poi a gennaio finalmente l’album nella sua completezza. Nel frattempo Andrea è stato così gentile da venirci a trovare in questa serata estiva per anticiparci qualcosa nella versione cruda, ma ancor più emozionante, chitarra e voce, live negli nostri studi in esclusiva (come dicono quelli veri) solamente per voi.

A coronare l’esibizione di Andrea, ancora un pezzo di Iacampo (la prossima settimana parleremo con l’artista del suo nuovo lavoro), un brano  fortemente indicato, visto la brutta aria che tira e i porti che si chiudono.

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Gino Santercole, da poco scomparso, in un ritratto d’epoca con Adriano Celentano

E poi ancora un ricordo di Gino Santercole, da poco scomparso, attraverso uno dei capolavori che scrisse per Adriano Celentano, un Alberto Fortis che rilegge se stesso, una fresca e seducente Eleviole? e gli Extraliscio che con la stagione delle feste in piazza mettono fuori la testolina.

E se Andrea Gioia, da romano, è diventato una degli aedi della bellezza di vivere a Orvieto, ecco che il nostro buon Giaccio, per anni partner del vecchio Kappa in questa trasmissione, decide dopo un fracco di tempo di tornare alla scrittura per celebrare, da orvietano, la magia di Torino. Il pezzo va assolutamente visto accompagnato da queste splendide immagini di una Torino che fu, quando ancora l'”ambiente” era l’ “ambiente” (chi ha letto “La donna della domenica” di Fruttero & Lucentini sa di cosa stiamo parlando).

A chiudere ancora un regalo dal vivo di Andrea Gioia che sale sulle spalle di Claudio Baglioni in una versione pazzesca di “Via”.

Scusate se vi abituiamo al meglio.

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SCALETTA

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

DIVIDI IL PANE- Iacampo

COME E’ BELLA QUESTA NOTTE- Andrea Gioia (live)

LA CITTA’ PIU’ BELLA DEL MONDO E’ TORINO- Gianmarco Fusari

L’AMORE DI UN TEMPO LONTANO- Andrea Gioia (inedito live)

UN BIMBO SUL LEONE- Adriano Celentano

ALTRE PAROLE- Andrea Gioia (inedito live)

TU CHE NON MI MANCHI PIU’- Eleviole? —-

MILANO E VINCENZO- Alberto Fortis

SCARPA GRIGIA – Extraliscio

VIA- Andrea Gioia live (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”)

 

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STAG.10 p.7 con G.Fusari

PUNTATA 7- 23 GENNAIO ‘17

IN STUDIO ANDREA KAPPA CAPONERI E  GIANMARCO GIACCIO FUSARI

E quando torna a prendere il suo posto il Giaccio, non può che venir fuori una puntata da collezione, a maggior ragione perché si è sviscerato un album che, comunque la si metta, marchierà a fuoco questo 2017, vale a dire “L’amore e la violenza”, il settimo disco dei Baustelle, un lavoro che, a volerlo sintetizzare in due parole, irrita e irretisce. Ma che si deve ascoltare.

La cover del disco della settimana

Nella prima parte della puntata ne abbiamo ascoltato 3 pezzi, intervallandoli con la prima e unica “Amanda Lear” registrata nel 2005 dal buon Giaccio, che, da signore, ha rinunciato elegantemente a sporgere querela contro Bianconi e Co.

E poi tante altre cose di grande valore, come il ritorno alla discografia di Juri Camisasca insieme a Rosario Di Bella, che i due Sprassolati hanno ammirato dal vivo a Roma qualche giorno prima, un Concato che gioca in casa e rilegge Chico Buarque De Hollanda, un Branduardi che invece rilegge se stesso in francese.

Mino Di Martino in una foto d'epoca

In mezzo a tutto ciò, una vaccata immane come un singolo dell’84 di Camerini, una curiosità della compianta Giuni Russo e una cosa abbastanza sconcertante come Mino Di Martino, a testimonianza di quanto Battiato sia stato, oggi come ieri, seminale.

 

SCARICA PARTE 1  http://www.mediafire.com/file/bc9uop7j7h8dlmm/SPRASSOLATI%2C_STAG.10%2Cp.07_%28con_Giaccio%29%2C_pt.1.mp3

SCARICA PARTE 2:

http://www.mediafire.com/file/v67uxej23peuzvo/SPRASSOLATI%2C_STAG.10%2Cp.07_con_G.Fusari_pt.2.mp3

SCALETTA PARTE 1

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

PACE- Juri Camisasca e Rosario Di Bella

MATTO- Ivano Fossati

BETTY- Baustelle (Rubrica “Gradische le dische?”)

BASSO E BATTERIA- Baustelle (Rubrica “Gradische le dische?”)

AMANDA LEAR- GianMarco Giaccio Fusari (demo 2005)

IL VANGELO DI GIOVANNI- Baustelle (Rubrica “Gradische le dische?”)

SCALETTA PARTE 2

TUTTO IL SENTIMENTO- Fabio Concato (rubrica “Cover the rainbow” da C.B De Hollanda)

PIZZA BREAK- Alberto Camerini (Rubrica “Luci e Ombre”)

LE DON DU CERF- Angelo Branduardi

BASTA CON LA MUSICA GIOVANE PER I GIOVANI- Mino Di Martino (Rubrica “Era un uomo così, ma con delle possibilità”)

ILLUSIONE- Giuni Russo

La "copertina" del demo giaccesco con la prima e unica "Amanda Lear"

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI, STAG.8, p.16 con GianMarco Giaccio Fusari

PUNTATA 16 del 10 marzo ‘15

in studio Andrea Kappa Caponeri e Gianmarco Giaccio Fusari

Quando gli amici di sempre se ne vanno lontano a cercare un altrove migliore resti sempre con un grumo duro da mandar giù. Non solo perché ti dispiace non averlo più a portata di mano, quell’amico, ma anche perché ti resta la sottile sensazione che quello che finora avevi creduto, cioè che fosse QUESTO QUI l’altrove migliore che mai si potesse avere, non sia più così tanto vero.

Tutto per dire che quando invece gli amici tornano, almeno la prima sensazione, per qualche giorno, se ne va. L’altra no. E comunque, quando il Giaccio, che con il Kappa ha inventato e condotto per 6 stagioni questa trasmissione, si fa rivedere in zona, non possiamo fare a meno di invitarlo ancora a prendere possesso del suo microfono, e di nuovo sparpagliare parole, più o meno a caso, su questi qua che suonano nei dischi.

L'oggetto antico esposto in vetrina è il Giaccio. No, non quel fustacchione nero dietro, l'altro.

E visto che abbiamo appena citato Jannacci, eccolo il grande dottore con la sua “Si vede”, una canzone cantata con la cinepresa. E poi un temerario Alberto Fortis in apertura (con un pezzo che dura lo scherzo di 13 minuti) e il genio lunatico di Frank Zappa, le tentazioni anni ’80 di Colapesce, l’hybris di quell’orsacchiotto sonoro che risponde al nome di Matteo Beccucci, e la riscoperta di Lelio Lutazzi di raffinata ironia. Insomma, la solita puntata-capolavoro…

SCARICA:

http://www.mediafire.com/listen/kga6r14twhvzk0t/STAG.8%2Cp.16+con+il+Giaccio+in+studio.mp3

SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

TRA DEMONIO E SANTITA’ (pt.1-2-3)- Alberto Fortis

AMORE DI MASSA- Il Genio

DIAVOLO ROSSO- Giovanni Succi (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, da P.Conte)

SI VEDE- Enzo Jannacci

TENGO ‘NA MINCHIA TANTA- Frank Zappa (Rubrica “Luci & Ombre”)

LEGATA A UNO SCOGLIO- Lelio Luttazzi

BREZNY- Colapesce

FUOCO NEL CUORE- Matteo Becucci (Rubrica “Cover the rainbow” dai Deep Purple)

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, STAG.8, p.2 con il Giaccio

PUNTATA 2- 24 novembre ‘14

in studio Andrea Caponeri con GianMarco Fusari in collegamento telefonico dalla Francia

la copertina (invero brutta assai) di "Snob", il recente lavoro di Paolo Conte

la copertina (invero brutta assai) di “Snob”, il recente lavoro di Paolo Conte

La stagione è ricca di uscite, rientrate, scarti laterali. Il Signore di quest’ultimi è, ça va sans dire, lo Sprassolato francese, GianMarco “Giaccio” Fusari, colui che con il Kappa ha fondato e condotto per 6 stagioni questa premiata trasmissione. Ebbene, visto che l’autunno ci ha regalato, oltre alla polenta con i funghi, anche un nuovo succoso album di Paolo Conte, non potevamo certo fare a meno di cogliere l’occasione di parlarne con il buon Giaccio, che di Paolo Conte è aedo ufficiale in terra di Francia.

Un intenso ritratto ad opera di Riccardo Bianchi

Un intenso ritratto del Giaccio ad opera di Riccardo Bianchi

Con lui non ci siamo però limitati a inchinarci di fronte al Maestro, tornato (a 77 ann!i) su altissimi livelli, ma, tra ricordi e facezie, ci siamo trascinati nella notte ascoltando un po’ di tutto, dal trash che è già cult del “Messaggio” di Romina Power (ora non potete dire di non sapere) a un Fiumani che inopinatamente omaggia Claudio Lolli, a una canzone one shot come “Frena” di tal Carlotta, fino al recente singolo di Tiziano Ferro (un par de spanne sopra gli altri poppettari) per finire a un raro de Andrè rivisto in inglese da Allan Taylor. Poi, fattasi mezzanotte, un abbraccio al Giaccio lontano, e via a nanna.

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http://www.mediafire.com/listen/pzug9eyqbfky33w/STAG,8,p.2_con_Giaccio.mp3

  CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

ZERBO- Eugenio Finardi

FRENA- Carlotta (Rubrica “L’Editoriale”)

GENTE (CSIDN)- Paolo Conte (Rubrica “Gradische le dische?”)

SIGNORINA SAPONETTA–  Paolo Conte (Rubrica “Gradische le dische?”)

TUTTI A CASA- Paolo Conte (Rubrica “Gradische le dische?”)

UN MESSAGGIO- Romina Power (Rubrica “luci e ombre”)

DONNA DI FIUME- Federico Fiumani (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”)

SENZA SCAPPARE MAI PIU’- Tiziano Ferro

THE BEGGARS- Allan Taylor (Rubrica “Son fanatico, ma son simpatico” e “Cover The rainbow”, da “A Pittima” di F.De Andrè)

UNA GITA SUL PO- Gerardo Carmine Gargiulo (sigla finale)

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, STAG.2, p.7

PUNTATA 7- 26 novembre ’08

In studio Andrea Caponeri e l’Ospite Grato Andrea “Cicciuzzo” Massino

ASCOLTA e SCARICA (con il tasto destro):

http://stream.radiorvietoweb.it/sprassolati/mp3/STAG2%2C%20p.7%20%28ospite%20Cicciuzzo%29..mp3

SCARICA:

http://www.mediafire.com/?2zk3n2axciaz1xp (NEW LINK)

Approfittando dell’assenza del Giaccio, ridotto in condizione di salute miserrima (come spesso gli capiterà, specialmente prima di concerti e rassegne) il Kappa piazzò là  in apertura un grande pezzo (arrangiato splendidamente) di Claudio Baglioni, non proprio la tazza di tà giaccesca. A fargli compagnia la preziosa partecipazione di Andrea Massino, per anni storico chitarrista degli Altrocanto. In chat fece capolino Silvia, un’orvietana trasferita a Berlino, che ci fece molta compagnia in quella stagione. Poi, dopo che ebbe ottenuto la dedica a un pezzo di Tony Tammaro, si defilò… sniff…

Scaletta dinamica e divertente come poche (anche se un po’ retrò) a guardarla oggi.

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla)

QUANTO TI VOGLIO- Claudio Baglioni

PICCOLO ANIMALE FEROCE- Je ne t’aime plus

LIBECCIO- Max Manfredi (rubrica “Gradischi dei dischi?”)

QUASI- Max Manfredi (rubrica “Gradischi dei dischi?”)

RAGAZZA SOLA- Stefano Rosso

SFOGO- Squallor

UN GIOCATTOLO- Gianmarco Fusari

UAKADI’ UAKADU’- Nuovi Angeli (rubrica “Luci & Ombre”)

BAMBULE’- Alberto Camerini

ANNA, ANNA MIA- Mimmo Cavallo

IL PRIMO DIO- Massimo Volume

MACCHINA DEL TEMPO- Loredana Bertè (cover da Lucio Battisti)

SON SCIOPPA’- Enzo Jannacci

UNA GITA SUL PO- Gerardo Carmine Gargiulo (sigla finale)

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