ARRIVANO GLI SPRASSOLATI! STAG.11, p.19 con M.Marchesani (Mica Altrove)

PUNTATA 19- 5 aprile ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri con Ospite Grato

Michele Marchesani (Mica Altrove)

 

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Il bellissimo disco della settimana

Michele Marechesani, un po’ come Pessoa, non è un uomo: è un’immensità. Nella sua tumultuosa multitudine nuotano antiche discipline orientali come contemporanei interessi informatici, stage di danza contact e visioni musicali. Difficile prenderlo solo da un lato (o da uno spigolo, fate voi: la cosa è conseguente), sta di fatto che un appiglio ce l’ha data la pubblicazione del suo primo album: “Spazio, tempo e sale” a nome Mica Altrove, un progetto solista che poi è lievitato fino a diventare una band (due chitarre e una batteria: come dite? manca qualcosa?). E così con grande piacere presentiamo in anteprima questo splendido lavoro, un viaggio sonoro  dove un certo rock anni 90 convive con la canzone d’autore, innervandosi di trame psichedeliche, di originali groove (come dite? In natura non si dà groove senza basso? Tsc tsc…). Tra l’altro, sappiate che questo domenica, 8 aprile, i Mica Altrove presentano il loro album dal vivo a Orvieto alla Bottega d’arte Chioccia-Tsarkova, dalle ore 19.00 con tanti ospiti (ingresso gratuito).

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I Mica Altrove (Lorenzo Nencini, Andrea Sargentini e Michele Marchesani (in basso)

E tanta è stata la gioia di avere Michele ai nostri microfoni che gli abbiamo italianamente subappaltato anche il resto della puntata: a lui dobbiamo dunque i bellissimi pezzi di Roberto Angelini (a proposito: gente, il 28 aprile è live a Orvieto, vi interessa?), di Gnut (con tanto di cruda storia assai ottocentesca) e di Lucio Leoni.

Poi dite che vi trattiamo male…

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SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

BALLATA- Mica Altrove (Rubrica “Gradische le dische?”)

LA RUGA- Mica Altrove (Rubrica “Gradische le dische?”)

VULCANO- Roberto Angelini

AMICA MIA- Mica Altrove (Rubrica “Gradische le dische?”)

SOLO UNA CAREZZA- Gnut

SEMINARSI AL VENTO- Mica Altrove (Rubrica “Gradische le dische?”)

STILE LIBERO- Lucio Leoni

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, STAG.11, p.18 con Davide Viviani

PUNTATA 18- 28 marzo ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri

con un’intervista a Davide Viviani

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Il disco della settimana, volenti o nolenti

Oh, alla fine la primavera è arrivata davvero, e chi ci sperava più? La sentimmo venire dalla luce che ci asciugò le ossa, nelle partite a tennis nel verde dei Mercedari, negli aperitivi con gli amici sui tavoli all’aperto, nella smania che ci invase.

E questa puntata, signori, è colma di smanie musicali, dal nuovo repentino disco dei Baustelle, che continuano la loro personale esplorazione retrospettiva del pop, al recupero del classico “Orbetello” di Flavio Giurato (qualcuno ha detto tennis?) dall’anticipazione dell’esordio di Mica Altrove (che la prossima settimana sarà con noi in studio per presentare questo bellissimo album) alla scintilla che scoccò più di settanta anni fa tra Alberto Rabagliati e la zia di George Clooney.

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Davide Viviani, graditissimo ospite della puntata

E per finire, un’intervista a cui tenevamo davvero tanto, perché Davide Viviani ha scritto con “L’oreficeria” uno dei dischi più belli dell’anno passato (come dite, non era sulla classifica di Rolling Stones? Ma guarda!) che presentammo a inizio stagione sperticandoci in grandi elogi, tutti meritati.

Buoni giorni a tutti!

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SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

JESSE JAMES E BILLY KID- Baustelle (Rubrica “Gradische le dische?”)

VERONICA n.2- Baustelle (Rubrica “Gradische le dische?”)

IL MINOTAURO DI BORGES- Baustelle (Rubrica “Gradische le dische?”)

ORBETELLO- Flavio Giurato

BOTH A ME- Rosemary Clooney

RESTARE COME IL MARE- Mica Altrove

SALOMON DAVID- Davide Viviani

Intervista a Davide Viviani

LITANIA DELLA CITTA’ ALTA- Davide Viviani

SCEGLI ME- Verdena

LU PORCU MEU- Davide Viviani

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, STAG.11, p.17

 

PUNTATA 17- 21 marzo ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri

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Gli Zen Circus

La primavera bussa alle porte, le apri e ti accorgi che invece è l’inverno che ti fa dolcetto o scherzetto. Ma tutto ciò non ferma gli intrepidi Sprassolati, che vi snocciolano una playlist che neanche Luca Sofri (ve lo ricordate Luca Sofri?), tra un redivivo Alessio Caraturo e un Fossati d’epoca, tra un pezzo mutevole (e notevole) dell’ultimo lavoro dei Zen Circus, e un inno alla mescolanza come lo storico “Bass Paradis” dei Mau Mau (oh, Mau Mau, quanto v’ho voluto bene!), tra una cover del Battisti panelliano ad opera di Max Collini e Jukka Reverberi (alias Gli Spartiti) e un occhio di bue finale su un album che fu un autentico crinale nella carriera di quel genio improvviso e fugace che si chiama Alberto Fortis.

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http://www.mediafire.com/file/0fpg46w9ldpr4i6/STAG.11%2C%20p.17.mp3

SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

NON E’ PRIMAVERA- Alessio Caraturo

BASS PARADIS- Mau Mau

ECCO I NEGOZI- Spartiti (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, da L.Battisti)

QUESTA NON E’ UNA CANZONE- Zen Circus

L’OROLOGIO AMERICANO- Ivano Fossati

FRAGOLE INFINITE- Alberto Fortis (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)

TI DIRO’- Alberto Fortis (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)

LIQUIDO BREVE PER BIBO- Alberto Fortis (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI, p.16

PUNTATA 16- 15 marzo ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri

UOMO-DONNA

Il nostro strabordante disco della settimana!

Gli Sprassolati riprendono il cammino, dopo una settimana di pausa (spesa, e bene, per organizzare il concerto di Alessio Lega, prossimamente su “La Città Sonora”). E lo fanno con una puntata dedicata in parte a recuperare un bel disco che avevamo, colpevolmente, trascurato, vale a dire l’opera seconda di un tipo davvero notevole: Andrea Lazlo De Simone, uno che a guardarlo sembra un morphing tra Alan Sorrenti e Enzo Carella. Se i riferimenti vi sembrano un po’ vintage, beh, è così anche la musica di questo stupefacente “Uomo donna”, che è il disco che avrebbe sfornato il Battisti più psichedelico e avventuroso se avesse conosciuto i Radiohead (o viceversa).

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Andrea Lazlo De Simone

E poi un po’ di sardegnità (?) con un ricordo di Andrea Parodi, una proposta nuova come quella di Effepunto (ex Ministri), una cosa meravigliosa di Giulio Casale (di cui il buon Kappa ha curato un articolo per Rockol.it per festeggiare in dieci canzoni i suoi 47 anni da poco compiuti) e un finale a forte rischio trash con la Carrà che canta ombelicando un audace pezzo con retrogusto sadomaso di Cristiano Malgioglio (e di chi, se no?).

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SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

IL POVERO DIAVOLO- Effepunto

RUSAJU- Andrea Parodi & Elena Ledda

CARA GIOVANE VERGINE CHE MI PARLI DI SUICIDIO- Giulio Casale

UOMO DONNA- Andrea Lazlo De Simone (Rubrica “Gradische le dische?”)

FIORE MIO- Andrea Lazlo De Simone (Rubrica “Gradische le dische?”)

SOGNO L’AMORE- Andrea Lazlo De Simone (Rubrica “Gradische le dische?”)

FORTE FORTE FORTE- Raffaella Carrà

PASSAGGIO A LIVELLO- Davide Boriani (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, da E.Jannacci)

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI! p.15 con Vito Vita (Powerillusi)

PUNTATA 15- 1 marzo ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri

con un’intervista a Vito Vita (Powerillusi)

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Luca Marinelli, nella parte di Fabrizio De Andrè

La Fiction RAI “Fabrizio De Andrè- Principe libero” ha diviso gli appassionati, che un paio di settimane fa per qualche giorno si sono sfidati a pubblica tenzone sui vari social. A bocce ferme, ne abbiamo parlato con Vito Vita, giornalista musicale e gran conoscitore di quella splendida forma di arte popolare che è la canzone, ma anche co-fondatore dei torinesi Powerillusi, band storica del rock demenziale (o Cabarock, come preferiscono chiamarlo loro). Ne è venuta fuori una bella chiacchierata, interpuntata da alcuni contributi musicali davvero inconsueti.

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Vito Vita al centro, in una foto per la quale il curatore di questa trasmissione avrebbe dato volentieri un occhio e qualche tendine sparso.

Ma la puntata è stata anche caratterizzata dal ritorno sulle scene di Bruskov, il Salinger della canzone italiana, come ebbe a chiamarlo Bertoncelli, che ci regala il nostro editoriale.

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Bruskov, così come appare nell’unica sua fotografia esistente

E poi spazio ad Alessio Lega (il 9 marzo in concerto a Orvieto), a un giovane interessante come Domenico Imperato e a un disco sensazionale come “Fosforo” di Matteo Fiorino: ascoltatelo tutto, e bene, così lascerete che siano i morti a piangere i morti.

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Il disco della settimana

Insomma, un’altra puntata tutta da suggere con voluttà porcina.

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SCALETTA

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

I GIORNI DELLA GUAZZA- Bruskov (Rubrica “L’Editoriale”)

DEL MONDO IL CANTO- Domenico Imperato

MARE NERO- Alessio Lega

CALCIDE- Matteo Fiorino (Rubrica “Gradische le dische?”)

UN CUBO- Matteo Fiorino (Rubrica “Gradische le dische?”)

FOSFORO- Matteo Fiorino (Rubrica “Gradische le dische?”)

Intervista a Vito Vita

IL BAMBINO POVERO- Powerillusi

HABIBI/CONO GELATO/TRAN TRAN- Fabrizio De Andrè canta la trap

SONO SEMPRE I MIGLIORI CHE SE NE VANNO- Maisie

LA MAZURCHICA- Maria Monti (Rubrica “Cover the rainbow”, da Violeta Parra)

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI! STAG.11, p.14 con Corrado Re

puntata 14- 20 febbraio ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri con l’Ospite Grato

Corrado Re

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E dopo un’accoppiata di Speciali (Vinili + Sanremo) torniamo alla consueta programmazione sprassolata, e lo facciamo in compagnia di Corrado Re, un ospite che siamo davvero felici di aver avuto in studio, primo perché è una bella persona, secondo perché è un amico, e terzo perché ha da poco dato alle stampe un omonimo album di esordio tutto da ascoltare, equamente diviso tra un’idea di pop maturo e un cantautorato moderno di grande intensità.

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Insomma, un disco davvero interessante che abbiamo cominciato a sviscerare con il suo autore in questa puntata, durante la quale lo stesso Corrado Re ha portato in dote anche pezzi di Giovanni Succi (in una stranitissima versione di un pezzo di Paolo Conte) e di Umberto Maria Giardini, ai quali il buon Kappa ha abbinato uno Stefano Rosso DOC, un Alessio Lega che da par suo sgomina il mito degli italianibravagente (spoiler: il 9 marzo sarà live a Orvieto!) e un pezzo di malinconica e fulgente bellezza dei Blonde Redhead.

Come sempre, scaricate e fate scaricare, ché la vita è breve.

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http://www.mediafire.com/file/3uss4m5pfpclq04/STAG.11%20%2C%20p.14%20con%20Corrado%20Re.mp3

SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

ANGELINA-Corrado Re (Rubrica “Gradische le dische?”)

RADIO AUT- Corrado Re (Rubrica “Gradische le dische?”)

ANCHE SE FOSSE PEGGIO- Stefano Rosso

UOMO CAMION- Giovanni Succi (da P.Conte)

GOLDEN LIGHT- Blonde Redhead

ARIA- Corrado Re (Rubrica “Gradische le dische?”)

AMBARADAN- Alessio Lega

ANNI LUCE- Umberto Maria Giardini

I COLORI DELLA TERRA- Corrado Re (Rubrica “Gradische le dische?”)

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, p.13- SPECIALE SANREMO 2018 con A.Carnevali

puntata 13-    14 febbraio ‘18

SPECIALE SANREMO 2018

in studio Andrea Kappa Caponeri con Alessandra Carnevali

E puntuale come un post di Salvini appena un immigrato non paga il biglietto del tram, arriva lo Speciale degli Sprassolati dedicato al Festival di Sanremo appena archiviato, il primo ad aver affidato la direzione artistica un artista importante come Claudio Baglioni.

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Come ormai tradizione dal 2010, a guidarci nei meandri del Festivalone, e soprattutto ad aiutarci a (s)parlarci sopra, abbiamo graditissima ospite Alessandra Carnevali, giornalista, scrittrice e autrice che di Sanremo si occupa, in diverse vesti, praticamente da sempre.

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Con lei abbiamo tra il serio e il faceto (il confine, con Sanremo, è labile) fatto un bilancio di questa edizione, scelto il meglio e il peggio, la pepita e il sasso, l’ago e la paglia, e soprattutto abbiamo giocato con l’ormai celeberrimo QUIZZONE SANREMESE a cui anche voi, amici all’ascolto, siete invitati a partecipare. Siamo sicuri che vi divertirete quanto noi. Cioè parecchio.

vincitori

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SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

NON MI AVETE FATTO NIENTE- Ermal Meta e Fabrizio Moro

ADESSO- Diodato & Roy Paci

ALMENO PENSAMI- Ron

COME STAI?- Giulia Casieri

IL QUIZZONE SANREMESE!

UNA VITA IN VACANZA- Lo Stato Sociale

ETERNITA’- Camaleonti

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, STAG.11, p.12- SPECIALE “SOLO UN DISCO CHE GIRA” #3

PUNTATA 12- 9 febbraio ‘18

SPECIALE SOLO UN DISCO CHE GIRA #3

in studio Andrea Kappa Caponeri

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Puntuale come la pioggia a pasquetta, torna il nostro Speciale dedicato al glorioso vinile, una puntata che, come già le scorse due edizioni, prende pretestuosamente le mosse dai dischi che il buon Kappa si porta via dalla mostra/mercato del disco di Arezzo, che ogni fine gennaio raccoglie numerosi appassionati di musica.

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E così, anche questa volta abbiamo portato a casa della gran bella roba (collocabile in arco di tempo dal ’61 all’89), da far girare sul nostro giradischi, da grandi classici della nostra canzone (Battisti, De Gregori, Guccini, Di Bari, del Turco) a cose un po’ più nascoste (il Venditti di “Ullàlla”, l’Ivan Graziani della rinascita di fine anni ’80, i barricaderi Yu Kung o il misconosciuto Giangilberto Monti). E alla fine il grande Domenico Modugno in una delle più belle commedie musicali della premiata coppia Garinei & Giovannini.

Sono dischi che girano, nulla di più…

SCARICA PARTE 1.      SCARICA PARTE 2

 

SCALETTA:

PARTE 1

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

JOHNNY NON C’ENTRA- Ivan Graziani (da “Ivangarage”, 1989)

JODI E LA SCIMMIETTA- Antonello Venditti (da “Ullàlla”, ’76)

LA PRIMA COSA BELLA- Nicola di Bari (45 giri, 1971)

MUSICA DA LONTANO- Yu Kung (da “Pietre della mia gente”, 1975)

 

PARTE 2

GENTE PER BENE, GENTE PER MALE – Lucio Battisti (da “Il mio canto libero”, 1972)

I MATTI- Francesco de Gregori (da “Terra di nessuno”, 1987)

FIGLIO UNICO- Riccardo del Turco (45 giri, 1966, Rubrica “Cover the rainbow” da Adoniran Barbosa)

LA CITTA’ – Giangilberto Monti (da “E domani?”, 1981)

LA COLLINA- Francesco Guccini (da “L’isola non trovata”, 1970)

TRE SOMARI E TRE BRIGANTI- Domenico Modugno con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (da “Rinaldo in campo”, 1961)

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, STAG.11, p.11 con Gerardo Tango

PUNTATA 11- 2 febbraio ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri

con un’intervista a Gerardo Tango

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Copertina

E’ sempre bello quando spunta fuori uno e pensi: oh, ma questo è un artista: ha qualcosa da dire e sa come dirlo. Non capita spesso, ma quando succede è una soddisfazione. Ultimamente ci è capitato con il pugliese Gerardo Tango, arrivato ora con questo “Il vento è forte qui… si vola meglio” al suo secondo album, un disco di rara forza e libertà, la cui recensione dettagliata, ad opera di chi cura questa trasmissione, potete trovare QUI. In questi casi, non ci lasciamo sfuggire l’occasione per scambiare qualche idea con l’autore, ed ecco quindi l’intervista che ne è derivata (con annesso “regalo” musicale di marca contiana).

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Attorno a questo bello spezzone ci abbiamo messo i Nomadi targati anni ’70, un Paletti che si conferma autore ben sintonizzato con il presente, ma anche capace di travalicarlo, una rilettura di Battiato ad opera della cantante folk siciliana Rita Botto, un estratto dal disco di esordio dei Dunk (supergruppo indie che frulla membri dei Giuradei, Marta sui Tubi e Verdena) e infine un tuffo in un classico della Vanoni, con quella “Senza paura” che nel ’76 le arriva via Toquinho e Vinicius e che resta una delle canzoni più belle del decennio (anche perché supera alla grande l’originale).

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SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

MAMMA GIUSTIZIA- Nomadi

LA NOTTE E’ GIOVANE- Paletti

RESTA- Gerardo Tango (Rubrica “Gradische le dische?”)

C’E’ UN’ITALIA- Gerardo Tango (Rubrica “Gradische le dische?”)

PER QUEL CHE VALE- Paolo Conte

SE TU…- Gerardo Tango (Rubrica “Gradische le dische?”)

STRANIZZA D’AMURI- Rita Botto (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”)

MILA- Dunk

SENZA PAURA- Ornella Vanoni (Rubrica “Cover the rainbow”, da Toquinho e Vinicius)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, p.10

PUNTATA 10- 25 gennaio ‘18

in studio Andrea Kappa Caponeri

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Il nostro disco della settimana

Succedono cose strane, nella musica italiana, per esempio che esca un album come quello dei Guignol, davvero coraggioso nel suo essere per nulla paraculo: denso, letterario, avvolgente. Roba d’altri tempi, insomma.

Un’altra cosa strana è il progetto Cristalli liquidi di William Bottin, un DJ e produttore che negli ultimi tempi si è immerso in certo pop italiano anni ’80-’90, ma senza ricercare l’effetto-trash, bensì rileggendo in chiave dance ed acid lavori spesso oscuri di quegli anni, come questa canzone del Pappalardo più sperimentale (c’è stato un Pappalardo sperimentale? Sì, amici miei, quello prodotto da Battisti con i testi di un tal Pasquale Panella)

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Omaggio, parodia? Amore?

Abbiamo anche ascoltato i talentuosi Snow in Damascus (un gruppo umbro da tenere d’occhio), i Giuradei e inoltre abbiamo riscoperto un album come “Polli di allevamento” di Giorgio Gaber che dire epocale è poco.

Ma abbiamo anche ricordato la figura di Michele Mondella, storico addetto stampa e promoter della IT e poi della RCA, uno che gli artisti più geniali di quella generazione (Dalla, De Gregori, Gaetano…), li amava così tanto da riuscire nella titanica impresa di farli arrivare al grande pubblico.

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Un ritratto di Michele Mondella

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http://www.mediafire.com/file/07vfo3lk3rmmzre/STAG.11%2C_p.10.mp3

SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

DIMENTICARMI DI ME- Giuradei

CANZONE REGISTRATA- Cristalli liquidi (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, da A.Pappalardo)

THIS ROOM- Snow in Damascus

PASSATO, PRESENTE- Lucio Dalla (live ‘75, ricordando Michele Mondella)

PADRE MIO- Guignol (Rubrica “Gradische le dische?”)

COME MARIA VERGINE- Guignol (Rubrica “Gradische le dische?”)

LA PAURA- Giorgio Gaber (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)

LA PISTOLA- Giorgio Gaber (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)

QUANDO E’ MODA E’ MODA- Giorgio Gaber (Rubrica “Muschio sul cancello del giardino abbandonato”)

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